L’intenditore di vino conosce e apprezza tutte le sfumature sin dal primo assaggio: dal sapore alle proprietà organolettiche, il “nettare degli Dei” è una riserva di piaceri da gustare fino in fondo. In mancanza di una perfetta conservazione, le esclusive qualità enologiche però rischiano di disperdersi “sul più bello” e cioè ogni qual volta si riapre la bottiglia per deliziare il palato con ripetute degustazioni della specialità preferita. Bisogna fare in modo che si preservino al meglio aroma e fragranza del prodotto. Ma qual è la soluzione migliore? Guai a pensare che non esistano alternative al sughero! Anzi, sembra proprio che produttori e consumatori puntino sempre di più sui tappi a vite per vino come massima garanzia di protezione del gusto, sicurezza e praticità d’uso.
Tappo a vite o sughero, cosa pensano gli esperti
Chi ama le bollicine del prosecco nelle sue varietà più pregiate, non potrà che apprezzarne le caratteristiche inalterate col passare dei giorni grazie alla speciale chiusura che non a caso oggi va per la maggiore nei Paesi dove l’enogastronomia storicamente è ai massimi livelli. Come dar torto agli esperti? Il dilemma che porta a chiedersi se sia meglio il tappo a vite o sughero, comunque, dovrebbe essere risolto evitando eccessive semplificazioni, pur nella consapevolezza che la prima opzione oggi è quella che appare più al passo coi tempi per diversi motivi.