Cammino delle Colline del Prosecco Superiore, esperienza da vivere
Oltre ventimila visitatori frequentano i luoghi del prosecco in un solo anno, il vino attrae i gusti ma conquista anche per la bellezza dei luoghi che ne sono origine. È il caso di questo cammino che si estende per ben 11 chilometri, il Sentiero delle vedette sulla mappa parte da Col San Martino e arriva a Soligo.
I periodi migliori per vivere questo percorso vanno dalla primavera all’autunno inoltrato, fatta eccezione ovviamente per i giorni dell’estate più calda. Ecco alcuni dettagli più tecnici:
- altitudine alla partenza (Colle San Martino): +150 metri;
- dislivello: salita di 700 metri;
- tempi: dalle 3 alle 5 ore di cammino, a seconda dell’andatura e del percorso scelto;
- difficoltà: media, talvolta mancano le indicazioni;
- dog friendly: sì, è bene però prestare attenzione alle zecche nei periodi caldi.
Sentiero delle vedette, natura e storia si incontrano
Le impronte della Grande Guerra si ritrovano ancora, indelebili, lungo le varie tappe del percorso. Il sentiero prende il suo nome proprio dalla funzione di linea di controllo da parte dell’esercito austro-ungarico, le tracce parlano di una guerra fatta di trincee e grande resistenza. Arrivati a Monte Moncander (470 metri s.l.m.), già metà del dislivello è alle spalle: qui si fa l’incontro con le postazioni di vedetta a testimonianza della prima guerra mondiale.
Il bello di questo percorso sta nel passaggio dai panorami avvolgenti alla natura del bosco, l’appassionato di natura trova il perfetto connubio tra la mano virtuosa dell’uomo e la perfezione della vegetazione. L’impronta è distintamente impressa alle colline dalla tipica coltivazione dell’uva. Il vitigno Glera è quello che più caratterizza le pendici collinari, passeggiarvi ai bordi e goderne della vista da lontano è immergersi nel cuore di una radicata cultura.
Il bello di questo percorso sta nel passaggio dai panorami avvolgenti alla natura del bosco, l’appassionato di natura trova il perfetto connubio tra la mano virtuosa dell’uomo e la perfezione della vegetazione. L’impronta è distintamente impressa alle colline dalla tipica coltivazione dell’uva. Il vitigno Glera è quello che più caratterizza le pendici collinari, passeggiarvi ai bordi e goderne della vista da lontano è immergersi nel cuore di una radicata cultura.
Gli itinerari del vino, l’esperienza da assaporare
Un po’ di attenzione ai cartelli che indicano il percorso e il giusto passo accompagnano attraverso le mete storiche perfettamente incastonate in un paesaggio dalla rara bellezza. La chiesetta di San Vigilio si mostra con la sua duecentesca bellezza allo sguardo del visitatore che la raggiunge. Questa non è l’unica tappa di culto, Collagù offre un altro santuario di antico pregio.
Il percorso richiede qualche ora di cammino, il ristoro arriva in una delle cantine del luogo. Un buon Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Millesimato Extra Dry potrebbe essere, per esempio, un valido compagno per giovare di un intermezzo dalla particolare qualità. Abbinato con carni bianche ma anche con qualche dolce del luogo, questo può essere un ottimo modo di concludere in bellezza; esso conquista gli occhi ma appaga anche gli altri sensi in un'esperienza totale.
Il percorso richiede qualche ora di cammino, il ristoro arriva in una delle cantine del luogo. Un buon Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Millesimato Extra Dry potrebbe essere, per esempio, un valido compagno per giovare di un intermezzo dalla particolare qualità. Abbinato con carni bianche ma anche con qualche dolce del luogo, questo può essere un ottimo modo di concludere in bellezza; esso conquista gli occhi ma appaga anche gli altri sensi in un'esperienza totale.