È il vino più amato dagli italiani e non solo, ideale per un aperitivo o per accompagnare i pasti con leggerezza ed allegria. È il Prosecco, l'orgoglio della produzione vinicola del nord-est italiano. Da dove trae origine il suo nome? È una storia lunga e affascinante, che prende origine sin dai tempi dell'Antica Roma: scopriamola insieme.
Le origini del nome
Sebbene esista un paesino vicino Trieste che si chiama proprio così, non è esattamente da qui che prende il nome il nostro amabile vino. Bisogna spostarsi di appena qualche chilometro, dritti verso il mare. Qui sorge, o meglio sorgeva, direttamente a picco sulle acque del Golfo di Trieste, il Castello di Moncolano, anche conosciuto come Torre di Prosecco. L'aspetto curioso, però, e che nei dintorni non si è mai prodotta una goccia di vino spumante Prosecco.
Da cosa dipende, allora, questa omonimia?
Ce lo spiega il signor Fynes Moryson, gentiluomo inglese con la passione per i viaggi, che sul finire del XVI secolo ebbe modo di apprezzare gli italici vini e di scriverne abbondantemente e con dovizia di particolari: "L'Histria è divisa tra il Forum Julii e l'Histria propriamente detta. Qui cresce il vino Pucinum, ora chiamato Prosecho, assai celebrato da Plinio".
Una storia che comincia tanto tempo fa Il vino a cui si riferisce il nostro britannico giramondo è il famoso Pucino, amatissimo dagli antichi romani e prodotto con le uve del Glera. A Trieste si avvertì la necessità di distinguere il proprio vino da quello prodotto nelle altre zone limitrofe, come l'Istria e Gorizia, e perciò si scelse un nome maggiormente legato al territorio.
La scelta ricadde su Prosecco, denominazione dovuta al fatto che proprio nella zona dell'omonima Torre è stata da sempre coltivata la dorata uva del Glera. Da allora il vino è stato sempre accompagnato da questo nome, ed è nota un'altra testimonianza storica risalente nel tempo, un poemetto giocoso di metà settecento, scritto da Valeriano Canati con lo pseudonimo di Aureliano Acanti, in cui ne viene esaltata la purezza e la superiorità rispetto agli altri vini.
Il resto è storia recente, con i produttori di Prosecco che vanno via via affinando il metodo di fermentazione del vino in gran parte del Veneto e in minima parte Friuli Venezia Giulia, ed il recente riconoscimento dal 2008 di Prosecco Denominazione di Origine Controllata e di vino DOCG per quello che viene prodotto nella zona a maggior pregio di Conegliano-Valdobbiadene.