Produzione Prosecco: si parte dall’uva Glera
Non è un caso che il Prosecco Valdobbiadene Superiore DOCG e DOC sia, a tutti gli effetti, un vino d’eccellenza: la sua produzione, infatti, segue un determinato processo naturale che preferisce l’utilizzo di mezzi fisici agli additivi chimici. Ma in che cosa consiste esattamente? Tutto ha inizio dalle zone di produzione e dalla materia prima utilizzata, le uve Glera, provenienti dai vitigni coltivati sui colli di Valdobbiadene, che, a partire dal mese di settembre, dopo la raccolta, vengono accuratamente controllate, per quanto riguarda, ad esempio, il contenuto di zuccheri o la loro acidità. Le caratteristiche di questo particolare vitigno sono:
- foglie medio-grandi, cuneiformi e plurilobate
- tralci color nocciola.
- grappoli lunghi a forma piramidale
- acini giallo-dorati
- sapore fruttato, rotondo, gradevolmente amarognolo
Processo produzione Prosecco: la vinificazione
Dopo l’accurata selezione, le uve vengono trasferite nelle cantine per la vinificazione, dove vengono sottoposte a un’operazione di pressatura ultra soffice per estrarre il mosto fiore, che si mette in appositi serbatoi per la decantazione a una temperatura di circa 14°C. In tal modo si mantengono inalterate tutte le caratteristiche organolettiche tipiche delle uve Glera. Alla fine di questa operazione, si fa fermentare per circa 10 -12 giorni la parte limpida del mosto con l’aggiunta di lieviti autoctoni selezionati, a una temperatura costante di 15-18 gradi, per ottenere il cosiddetto “vino base” che è pronto per essere spumantizzato.
Processo produzione Prosecco: la spumantizzazione
La presa di spuma si effettua grazie all’utilizzo di autoclavi pressurizzate, secondo il tradizionale metodo di produzione del Prosecco chiamato metodo Charmat o Martinotti. Il vino viene dunque inserito in questi recipienti dotati di un’intercapedine necessaria per la refrigerazione, insieme a lieviti autoctoni e a zuccheri, per un periodo della durata di circa 15-20 giorni. In seguito, il vino viene trasferito in un’altra autoclave con travaso isobarico, viene refrigerato e poi filtrato per assicurarne la dovuta limpidezza.
L’imbottigliamento del Prosecco Val D’Oca
Il metodo di produzione Prosecco Val D’Oca riguarda anche le fase dell’imbottigliamento, che segue delle precise regole volte a garantire la qualità del prodotto finale. L’imbottigliamento va, infatti, effettuato preferibilmente durante la stagione primaverile, quando il clima è più mite, in recipienti puliti. Le bottiglie vengono poi riposte per qualche mese in un luogo fresco e asciutto a una temperatura tra i 15° -18°C per portare a termine i processi di maturazione e di fermentazione del vino.