In cerca di alcuni speciali curiosità sul Prosecco? Un brindisi per celebrare un evento speciale, un piacevole intermezzo per accompagnare un incontro o il tanto atteso suono del tappo che unisce: gli spunti che ispira sono più spesso dedicati ai momenti che contano. Gradito da tutti ma conosciuto veramente da pochi, il Prosecco racchiude delle radici salde nel passato e guarda dritto all’evoluzione del futuro. Diverse sono le curiosità dal suo mondo, ecco un breve viaggio tra le più originali.
I miti da sfatare sul Prosecco
Tante e confuse sono le storie che orbitano intorno alle origini. C’è chi lo farebbe derivare dal cugino Champagne e chi persino gli attribuirebbe un fantomatico vitigno di produzione. Qual è la vera origine del suo nome? La risposta si trova qui e nel territorio di Trieste, nel quartiere di Prosecco. In epoca romana vi avveniva la produzione del vino. Plinio il Vecchio ne decantava le doti nella sua Naturalis historia eppure c’è ancora chi pensa che Prosecco sia il nome del vitigno. Uva Glera, questa è la risposta. L’omonimo vitigno è dal 2009 l’unica indicazione adottata. Il vitigno Glera si ritrova nelle note aromatiche riassumibili in mela verde, fiori, spezie del Mediterraneo e frutta. La formula tradizionale può utilizzare un limite del 15% di altri vitigni per ottenere la denominazione certificata.
Alcune curiosità in numero
Basta digitare “curiosità prosecco” su un motore di ricerca per essere invasi dai numeri che lo descrivono. Ecco di seguito i più originali.
1. 2,5 Bar è la pressione all’interno di una bottiglia. Il valore attenuato è correlato al metodo di fermentazione Charmat-Martinotti. Il vino fermenta in autoclave, ecco il motivo della minore spinta in bottiglia.
2. Tra gli 11 e i 14 dollari è il prezzo in media di un litro nel mercato USA. Gli esperti di numeri attribuiscono il successo dell’export proprio al costo medio alla portata di tutti.
3. 1000 sono le ore necessarie per coltivare un ettaro a vigna. Il territorio viticolo del Valdobbiadene Conegliano è caratterizzato dagli hogback, rilievi scoscesi intervallati da piccole valli. Ciò si traduce in una lavorazione a mano sugli spazi che l’uomo ha saputo ricavare tra i territori boschivi.
Strano ma vero, ecco come si produce il Prosecco
Le curiosità sul prosecco non si limitano ai soli numeri. Nel sito UNESCO di produzione del Prosecco Superiore di Valdobbiadene e Conegliano succede che l’uva Glera venga protetta da “cannoni”: il vitigno è talmente pregiato da richiedere infatti dei sistemi ad aria compressa per disperdere le nuvole che minacciano la grandine. Ad attenuare i toni accesi dalla guerra contro il meteo sfavorevole, c’è il canto inaspettato che proviene dalle cantine di stoccaggio. Un polo logistico all’avanguardia, quello di Cantina Produttori di Valdobbiadene-Val D'Oca, che ospita un magazzino completamente automatizzato ed interrato fino alla profondità di 14 metri. Qui ben settemila pallet grazie alla tecnologia di industria 4.0 sono gestiti da una coppia di trasloelevatori e da cinque navette. Lo stesso luogo ospita le bottiglie pronte per la consegna. Il suono dei canti gregoriani a 432 Hz è diffuso negli ambienti protetti per cullare il frutto del territorio e lasciarlo riposare.