Il Prosecco Superiore di Valdobbiadene deve il suo pregio all’unicità delle colline in cui viene coltivato, non a caso dichiarate Patrimonio dell’Umanità Unesco, e a un microclima che propizia la qualità delle uve.
Ideale per accompagnare l’aperitivo e capace di valorizzare i primi piatti a base di verdura, il pesce alla griglia e gli arrosti di carne bianca, questo Prosecco dal colore giallo paglierino va conservato con cura e servito con qualche accorgimento: solo così può essere apprezzato al meglio il carattere di questa eccellenza vitivinicola, vanto dell’Italia a livello globale. Per questo è importante sapere come servire il Prosecco nel modo corretto.
Ma quali sono i tratti distintivi del Prosecco DOCG?
Servire il Prosecco nel modo corretto serve per conservarne le caratteristiche e i tratti distintivi. Quali sono le doti del Prosecco Superiore di Valdobbiadene?
- un perlage fine e persistente che conferisce eleganza al bicchiere
- un bouquet che si distingue per il leggero aroma fruttato
- una irresistibile fragranza floreale che evoca i profumi di rosa, acacia e glicine
- una lieve nota agrumata, merito del limone e del cedro
- un gusto equilibrato in cui la fresca vivacità della nota acida si sposa alla perfezione con la dolcezza del residuo zuccherino
Come servire il Prosecco: tutto quello che c’è da sapere
Il luogo migliore in cui conservare il Prosecco è la cantina. La temperatura ideale è intorno agli 11 gradi, con un’umidità tra il 60 e il 70%. Le bottiglie vanno mantenute coricate su un fianco e devono essere riposte lontano dalla luce e dalle vibrazioni. Per evitare di alterarne il sapore, il Prosecco non deve essere conservato nello stesso ambiente in cui si tengono a stagionare i salumi e i formaggi.
E come si serve il Prosecco? Meglio assaporarlo giovane, entro i 24 mesi dall’imbottigliamento, e servirlo ad una temperatura compresa tra i 6 e gli 8 gradi. Può essere posto nel frigo qualche ora prima del pasto oppure si può immergere la bottiglia in un secchiello riempito di acqua fredda e cubetti di ghiaccio. Per permettere al profumo di emergere e per apprezzare la pienezza degli aromi del Prosecco, il calice a tulipano piuttosto ampio è preferibile alla coppa e al flûte.