Protagonista indiscusso, lo spritz è un simbolo tricolore nel mondo. Dal grado alcolico non impegnativo ma di certo accattivante nel gusto, l’italiano per eccellenza intriga sin dalla ricetta. Eccone i segreti per una preparazione di successo.
Quali sono gli ingredienti dello Spritz?
La preparazione dello spritz segue diverse scuole di pensiero, partire dalla ricetta più semplice è di certo l’approccio verso un risultato che soddisfa.
Per la ricetta dello spritz non possono mancare:
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60 ml di Aperol;
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90 ml di Prosecco;
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una spruzzata di soda;
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mezza fetta di arancia;
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del ghiaccio.
Quanto alle dosi dello spritz, queste sono per un singolo drink e la preparazione non richiede più di qualche istante pertanto è sempre meglio prepararne uno per volta.
Si parte versando il ghiaccio nel calice da vino fino a raggiungerne l’orlo. Si versano quindi prima il prosecco e poi lo spritz nelle dosi consigliate. Dopo una spruzzata di soda e una semplice mescolata, si guarnisce con l’arancia: ecco fatto!
Perché si chiama spritz? Le curiosità di un aperitivo che solletica
Si impara subito come fare lo spritz, forse la vera semplicità è una delle chiavi dietro al suo successo. Già, si tratta di uno dei drink più evergreen della storia tanto che quasi non si crederebbe che allieta la compagnia da almeno un secolo, sebbene ci sia chi lo fa risalire anche all’Ottocento.
È la Grande guerra, esattamente il 1917 dell’occupazione del Piave tra il Valdobbiadene e Conegliano. Gli austriaci usavano smorzare il grado alcolico dei vini locali spruzzando dell’acqua fresca. C’era poi chi preferiva macchiarlo con del Bitter. Le bollicine della soda sono un upgrade più recente. Dal verbo austriaco “spritzen” (trad. spruzzare) allo spritz Aperol tra i cocktail ufficiali IBA - International Bartenders Association – il salto è lungo circa cent’anni.
Quanti tipi di spritz ci sono? Esiste un solo Spritz?
I veri appassionati assesterebbero un secco “no” in risposta alla domanda, se ne contano infatti almeno sette.
Secondo e più originale di tutti, forse, il Bitter Spritz utilizza il Campari al posto dell’Aperol per imprimere una impronta più amarognola. Lo Spritz veneziano usa il Select anziché il bitter, il liquore agrumato aggiunge dolcezza al gusto. Il Cynar Spritz sostituisce le note agrumate con l’aroma del carciofo, è una variante da assaggiare. Gli ingredienti dello spritz sono rivoluzionati nel Pirlo, la variante bresciana, a base di un vino bianco fermo, acqua gassata e bitter. Il bianco con limone è il più semplice spritz negli ingredienti: vino bianco, succo di limone e soda. Alternativa alcool free, l’analcolico rinuncia alla dose di spritz per lasciare spazio a due parti di succo d’arancia, una di soda e una di bitter.
I segreti per uno spritz di qualità
Un piccolo accorgimento su come si fa lo spritz, questo è il primo dei segreti di uno spritz dalle dosi perfette: serve ripetere i passaggi per ogni singolo drink. La quantità ideale del ghiaccio nel calice è la partenza essenziale. Re negli ingredienti dello spritz, un prosecco superiore DOCG è la vera anima in una preparazione di successo.