Comprare prosecco sfuso è diventata, negli ultimi tempi, un'abitudine molto apprezzata sia dagli appassionati del buon vino che dai semplici amatori. Il ritorno alla tradizione si traduce infatti con molti vantaggi, tra cui il notevole guadagno economico ottenuto risparmiando su contenitori, etichette e imballaggi. Si parla addirittura di circa il 60% in meno rispetto ai prezzi del commercio usuale. Il gusto non ne risente, ma bisogna fare molta attenzione a come conservare il prosecco sfuso.
Le regole da seguire sono poche e non richiedono spese particolari, solo: cura, igiene e scrupolosità nel lavoro. Punto primo, è assolutamente consigliato procedere subito all'imbottigliamento, entro i 15/20 giorno dall'acquisto. Il periodo più adatto, in quanto favorisce la fermentazione, è quello compreso tra i mesi di febbraio e settembre. Preferibilmente in giornate soleggiate e prive di vento. Anche il tipo di bottiglia utilizzato non è affidato al caso. La "Champagnotta" di 700 grammi risulta ideale: robusta quanto basta per sopportare l'attività di fermentazione e scongiurare rotture. Se invece si opta per il riciclo di vecchie bottiglie, occorre accertarsi di averle ben pulite con acqua e senza uso di detergenti e quindi passare all'asciugatura.
Prima del travaso, va inoltre verificata la presenza di muffe o strani odori. Le bottiglie devono essere riempite lasciando un intervallo d'aria di circa 5-7 cm tra tappo e vino. Le emanazioni di CO2 e SO2, che avvengono durante la lievitazione, hanno così libero spazio di movimento.
Per la chiusura va benissimo il classico tappo a vite in materiale sintetico - o in alternativa quello a corona con bidule -. Sono modelli economici ed evitano gli inconvenienti tipici del sughero, come il cattivo sapore e la mancanza di tenuta. Una volta tappate, le bottiglie possono essere riposte in posizione inclinata orizzontale e in luogo fresco e asciutto, a temperature di 15°-18°C. La luce diretta e gli sbalzi di calore causano difatti l'alterazione delle proprietà organolettiche del vino.
La conclusione della fermentazione dura - in genere - al massimo due mesi, con tempi che variano a seconda della pressione atmosferica, delle temperature e dell'umidità proprie dell'ambiente in cui le bottiglie sono state installate.
Per testare che il vino sia pronto è sufficiente prendere una bottiglia campione e agitarla. Se in controluce si scorge un residuo sul fondo, allora è finalmente giunto il momento di passare alla degustazione. Le attrezzature necessarie per le fasi di travaso e tappatura sono disponibili presso i negozi specializzati e consorzi agrari.