Storia e occasioni di consumo
Si tratta di un cocktail perfetto per feste e happy hours, da offrire agli amici assieme a stuzzichini dolci e salati. Nello specifico, in Italia viene identificato come un vero e proprio cocktail da aperitivo, perciò servito in genere con varie tipologie di snack salati, mentre negli Stati Uniti, ad esempio, è spesso abbinato a toast dolci e pancakes, in alternativa al classico succo d’arancia analcolico. La sua invenzione risale al 1920-1925 ed è attribuita a un barman parigino, impiegato presso il prestigioso Ritz Hotel della capitale francese. Egli diede infatti il nome “Mimosa” all’invitante cocktail a base di prosecco e succo d’arancia, bevanda leggermente frizzante dal colore giallo, proprio come quello dei noti fiori simbolo della festa dedicata alle donne.
Cocktail con prosecco e succo d’arancia: preparazione
La bassa percentuale di alcol rende questa bevanda al succo d’arancia e prosecco adatta a qualsiasi orario della giornata. Per prepararla sono necessari pochi minuti e se ne possono sperimentare anche versioni alternative, andando ad utilizzare succhi di frutta differenti, come quelli alla pesca, al mirtillo e alla fragola, per citarne alcuni. In ogni caso il classico mimosa richiede seguenti ingredienti:
- Succo d’arancia
- Spumante Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG ‘Brut’
- Arance
Fasi e consigli
Spremere le arance per ottenere il succo, filtrare tramite un colino e versare all’interno del bicchiere per metà della capacità, andando poi ad aggiungere il Prosecco Brut per l’altro 50%. Mescolare leggermente.
Per decorare il bicchiere si può agganciare mezza fetta d’arancia al bordo del bicchiere, andando ad inciderne la polpa nel mezzo, accompagnandola a qualche fogliolina di menta. Si può inoltre decidere di aggiungere un po’ di granatina al drink.
Si consiglia di consumare immediatamente il cocktail, poiché le bollicine del Prosecco tendono a svanire. Indispensabile utilizzare Prosecco DOCG Brut freddo e bicchieri di vetro ghiacciati per esaltarne il gusto.