Cocktail the Godfather
Il mondo dei cocktail è un territorio estremamente affascinante, spesso legato a leggende metropolitane o star del cinema come l'iconico cocktail The Godfather. Questo carismatico drink, insieme al Godmother e il French Connection, forma la famigerata triade dei "cocktail criminali". Sebbene la nascita del The Godfather sia tutt'ora avvolta nel mistero, così come il nome del suo creatore, si pensa possa presumibilmente essere nato tra gli anni '40 e '50. Leggenda vuole che questo drink preparato con amaretto e whiskey fosse un omaggio ai gangster italoamericani Al Capone e Jackie D’Amico. Sembrerebbe che anche il carismatico Marlon Brando fosse rimasto stregato da questo cocktail scoperto proprio sul set dell'immortale pellicola "Il Padrino" di Francis Ford Coppola.
Cocktail recipe: Ingredienti
Questo drink iconico ispirato al The Godfather movie, da gustare rigorosamente after dinner, unisce la secca robustezza del whiskey alle dolci note dell'amaretto. Per un cocktail a prova di gangster scegliamo un whiskey scozzese e ovviamente un amaretto di Saronno per omaggiare le origini italiane di questo drink.
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60 ml di scotch whiskey
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30 ml di liquore all'amaretto
Come preparare e servire un impeccabile cocktail The Godfather
Nonostante il nome massiccio e impegnativo, questo è un cocktail old style che si prepara in pochissimi minuti e con solo due ingredienti. Un drink robusto, diretto, da servire e gustare on the rocks. Per prepararlo riempiamo generosamente di ghiaccio un bicchiere old fashioned. Versiamo quindi il whiskey e il liquore all'amaretto e misceliamoli con calma aiutandoci con un bar spoon. Questo è un drink che può essere tranquillamente servito senza guarnizioni. L'eccezione è un tocco glamour dato da una scorza di arancia o da una ciliegia al maraschino.
Varianti e abbinamenti gastronomici
Anche se l'originale resta uno dei cocktail con maggior carattere e personalità le sue varianti, frutto di un intrigante lavoro di mixology, non mancano di fascino e soprattutto di gusto.
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Godfather sbagliato: nasce dall'intuizione del nipponico bartender Hiroaki Nagashima che sostituisce il whiskey con le eleganti bollicine del prosecco italiano.
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Godmother: uno dei famigerati "cocktail criminali" della trilogia. Qui la robusta presenza del whiskey viene sostituita dalle note neutre della vodka che esalta la dolcezza del liquore all'amaretto. Perfetto da gustare sia on the rocks che liscio.
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French Connection: questa è la versione più dolce tra i drink che formano la triade criminale. Anche in questa versione l'amaretto resta protagonista, affiancato stavolta delle note calde e avvolgenti del cognac.
Come dicevamo il The Godfather è un cocktail da gustare after dinner, quando le luci si fanno soffuse e le chiacchierate diventano più intime. Un drink così strutturato può essere accompagnato da una selezione di formaggi stagionati, noci e un italianissimo tiramisù.
Curiosità
Il drink è letteralmente salito alla ribalta con il film "Il Padrino" e il suo interprete Marlon Brando trasformandosi in un cocktail icona e simbolo dell'italo/americanità. Eppure, questo cocktail avvolto da una densa nebbia di mistero sembrerebbe figlio di Donato “Duke” Antone che nella Los Angeles degli anni '40 e '50 avrebbe creato questo famigerato gangster drink.