Eccellenze italiane al brindisi di Capodanno
Da sempre terra fertile di eccellenze enogastronomiche, l’Italia vanta alcuni dei vini più amati ed esportati nel mondo. Molte delle produzioni della penisola hanno raggiunto la Denominazione di Origine Controllata, che ne certifica la provenienza e la qualità. Il Prosecco delle zone di maggior pregio di Valdobbiadene, come quello di molti vini firmati Val D’Oca, ha invece la denominazione DOCG (Denominazione d’Origine Controllata e Garantita). Ma qual è la differenza con altri vini frizzanti italiani, come il Franciacorta della provincia di Brescia o il Trento DOC? Il Prosecco trevigiano è realizzato con il metodo Charmat, che prevede una seconda fermentazione in vasche d’acciaio inox invece che in bottiglia, per un gusto finale più vellutato e accattivante.
Prosecco o champagne? Ecco quale scegliere
Oltre alla già citata garanzia sulle origini e la lavorazione di questi prodotti, il vino del benaugurante brindisi per Capodanno va scelto anche in base al personale gusto della famiglia o degli amici con cui condividere la notte più lunga dell’anno. Trattandosi sempre di un vino frizzante, ma con una bollicina più fine rispetto a quelli vinificati con metodo classico, la scelta si calibra sulla dolcezza e la fermezza dei diversi prodotti e la loro capacità di esaltare il gusto delle varie portate.
- Il Prosecco Brut, con una percentuale zuccherina inferiore ai 12 grammi per litro, ha un sapore più acidulo e fruttato, adatto non solo al dessert ma a tutto il cenone di Capodanno.
- Il Prosecco Extradry, più morbido, si accompagna bene all’aperitivo per aprire i party di fine anno.
- Il Prosecco Dry è il più dolce, con gradazione zuccherina fino a 32 grammi per litro, ed è quindi la scelta perfetta per brindare con il prosecco a Capodanno insieme a frutta, dessert e panettoni.
Non resta che scegliere i bicchieri giusti per apprezzare lo spumante e farli tintinnare per dare inizio al nuovo anno.